PROjects

Nadir Trio

Elias Nardi | Oud 

Ares Tavolazzi | Double bass

Emanuele Le Pera | percussions 

 

 

English text coming soon 

 

 

 

 

Il trio porta avanti una personale ricerca musicale, creando

un ponte sonoro tra il mondo della musica Araba e quello del Jazz. Originale impasto sonoro che scaturisce dalle avvolgenti melodie e dalle ritmiche trascinanti tipiche del repertorio Arabo-Ottomano classico, lasciando ampio spazio alle improvvisazioni, elemento presente in entrambe le culture  musicali.

Il tutto è arricchito dalle composizioni originali

dei musicisti: profonde ed avvolgenti melodie, lunghi respiri ed atmosfere dilatate e rarefatte, alternate a ritmi incalzanti e trascinanti...

in un'altalena di suoni, colori, passioni, emozioni...

 

 

 Ares Tavolazzi

Inizia la carriera di bassista con la cantante Carmen Villani, nel gruppo beat “Avengers”. Nel 1969 forma con Ellade Bandini e il tastierista  Vince Tempera il gruppo “The Pleasure Machine” e inizia a lavorare come sessionman per Guccini e i Giganti.

Dal 1973 al 1983 entra nel gruppo storico d'avanguardia AREA: insieme a Demetrio Stratos, Patrizio Fariselli, Paolo Tofani e Giulio Capiozzo, registra oltre 10 LP e partecipa a numerose manifestazioni internazionali.

Nel medesimo periodo si avvicina alla musica jazz, frequentando l'ambiente jazzistico di New York.

Suona in dischi di artisti quali: Mina, Finardi, Conte,  Capossela continuando la collaborazione con Francesco Guccini.

Nel 1982 partecipa al tour italiano dell'orchestra di Gil Evans, con Steve Lacy e Pietro Tonolo.

Dal 1984 al 1986 è primo in una classifica dei bassisti italiani indetta da Guitar Club. Nel 1987 vince il premio A. Willaert come migliore musicista dell'anno. Dal 1990 ad oggi collabora in concerti e registrazioni discografiche con numerosi musicisti italiani e stranieri, tra i quali: Max Roach, Lee Konitz, Phil Woods, Massimo Urbani, Enrico Rava, Dado Moroni, Enrico Pierannunzi, Roberto Gatto, Danilo Rea, Paolo Fresu… Compone e suona dal vivo in diversi lavori teatrali (di recente “Ruth e Il Cantico dei Cantici” per la Fondazione Teatro di Pontedera). Ha tenuto seminari sull'improvvisazione in tutta Italia.

 

 

 

Elias Nardi

Approfondisce lo studio dell' OUD (liuto arabo) compiendo numerosi viaggi in tutto il Medioriente. Segue le lezioni del virtuoso palestinese ADEL Salameh, sviluppando un  personale approccio allo strumento se pur nel pieno rispetto della tradizione liutistica mediorientale. Si specializza inoltre nel repertorio tradizionale e arabo classico con il M° M. Eid al Shaleh, di Damasco.

Grazie al contatto costante con musicisti arabi, ha assorbito, secondo l’antico metodo della tradizione orale, la tecnica del liuto e le conoscenze teoriche relative al sistema musicale arabo, lo spirito e il senso di una musica modale che si tramanda da secoli da maestro a discepolo.

Collabora e ha collaborato tra gli altri con Daniele Di Bonaventura, Ares Tavolazzi, Paolo Vinaccia, Didier François, Pino Jodice e Giuliana Soscia, Edmondo Romano, Max De Aloe, Francesco D’auria. Ha all’attivo tre album come leader OrangTree (2010), The Tarot Album (2012) e Flowers of Fragility (2015) tutti acclamati da critica e pubblico.

 

 

Emanuele Le Pera

Utilizza molti strumenti percussivi, in una costante ricerca creativa che lo porta a sperimentare il suono in tutte le sue sfumature. Studia darabouka con Lorenzo Gasperoni, con il maestro egiziano Abdallah Mohammed e con il maestro palestinese Walid Hussein. Suona numerose percussioni utilizzandole con criterio nelle ritmiche delle varie epoche e zone del mondo arabo. Da anni collabora con diverse artiste della danza orientale fra cui Jamila Zaki, Francesca Pedretti, Alessandra Centonze, Parvani e Ester D'Argenio.

Ha collaborato e collabora con il cantante marocchino Aziz Riahi, nella “Piccola Orchestra Araba Al Balad”,con il cantante berbero - algerino Arezki nel gruppo “Arezkiensemble”, con l'arpista Patrizia Borromeo nel gruppo di musica antica “Perincantamento”,con il cantautore max manfredi,  con il virtuoso di nickelharpa Didier Francois, il contrabbassista Carlo La Manna al progetto “Nickel-Oud”, con il violinista Savino Pantone  e con il clarinettista  Emanuele Gaggini.